Concorsi pubblici, come cambiano al tempo del Covid-19

I concorsi pubblici cambiano sotto la pressione della pandemia da Covid-19. Ormai da qualche mese, tutti i candidati ai concorsi per Forze Armate, Polizia, Vigili del Fuoco, fanno i conti con nuove procedure. I candidati che affrontano le selezioni devono esibire il test Covid antigenico rapido di ultima generazione o il test molecolare ororinofaringeo.

Il test dovrà essere svolto nelle strutture pubbliche o accreditate. I candidati dovranno svolgere il test in un momento non antecedente a 72 ore prima rispetto alla data di presentazione per lo svolgimento delle prove o del gruppo di fasi selettive. Si prescrive “moderazione vocale”, ovvero sia “limitarsi nell’uso e nel tono della voce”, sia nella “concitazione espressiva” (per diminuire il cosiddetto effetto droplet).

Le cose cambiano anche nella Pubblica amministrazione con il decreto legge n. 44 del 1° aprile 2021. Il dl prevede norme per procedure concorsuali più semplici e veloci e per sbloccare i bandi per oltre 110 mila posti nelle PA.

La normativa rimuove alcuni vincoli che rendevano impossibile per molte Amministrazioni svolgere le procedure concorsuali e introduce regole più stringenti per garantire la sicurezza anti-contagio. Sarà infatti adottato un nuovo Protocollo per lo svolgimento delle selezioni pubbliche, che sarà pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica.

Una novità è anche la prova scritta digitale del concorso per 2.800 assunzioni al Sud che si svolgerà dal 9 all’11 giugno. E’ la prima sperimentazione per le selezioni “fast track” senza carta e penna nella Pa. La selezione dovrebbe concludersi in 100 giorni, dalla pubblicazione del bando in Gazzetta Ufficiale alle graduatorie finali per le assunzioni previste entro agosto 2021.

A breve, quindi, la macchina delle assunzioni presso le pubbliche amministrazioni dovrebbe rimettersi in movimento.