La Pubblica Amministrazione si rinnova partendo dal Sud

La Pubblica Amministrazione ha certamente bisogno di una riqualificazione del suo capitale umano. Questo da una parte per rispondere alle nuove esigenze della sua organizzazione interna. Dall’altra per soddisfare le nuove richieste dei soggetti economici e sociali che con essa si confrontano.

È per questo che il ministro per la Funzione Pubblica, Renato Brunetta ha ritenuto opportuno indire un concorso per 2800 profili con hard skills. Saranno assunti a tempo determinato e avranno il compito di coadiuvare le pubbliche amministrazioni del Sud.

Il concorso è bandito per rinforzare alcuni dipartimenti della PA ritenuti fondamentali per consentire la modernizzazione della macchina amministrativa e recuperare carenze evidenti. Spendendo le risorse europee nel migliore dei modi.

Il bando

Il bando, di cui si trova un’ottima sintesi qui, prevede la seguente suddivisione dei 2800 profili richiesti:

  • 1.412 posti di Funzionari esperti tecnici (Codice FT/COE);
  • 918 posti di Funzionari esperti in gestione, rendicontazione e controllo (Codice FG/COE);
  • 177 posti di Funzionari esperti in progettazione e animazione territoriale (Codice FP/COE);
  • 169 posti di Funzionari esperti amministrativi giuridici (Codice FA/COE);
  • 124 posti di Funzionari esperti analisti informatici (Codice FI/COE)

Da pochi giorni si sono chiuse le iscrizioni. Adesso si passerà alla valutazione dei titoli attraverso la piattaforma del Formez Step One 2019 (https://www.ripam.cloud/) per poi avere, verso metà maggio, la lista degli 8400 ammessi.

Solo a giugno ci sarà la prova scritta digitale differenziata per i cinque profili e articolata in 40 quesiti da svolgere in 60  minuti.

Le procedure dovranno concludersi entro 100 giorni dal bando. Dunque entro luglio, con la pubblicazione delle graduatorie di vincitori e l’avvio delle procedure di assunzione del personale. La ripartizione del personale tra le diverse regioni avverrà secondo il seguente schema proposto dal Ministero. Abruzzo 243 unità; Basilicata 119 unità; Calabria 365 unità; Campania 642 unità; Molise 78 unità; Puglia 481 unità; Sardegna 318 unità; Sicilia 497 unità. Altre 57 unità saranno ripartite tra il Dipartimento per le politiche di coesione, l’ANPAL e il Ministero del Lavoro.